Chi sono….
Ciao a tutti.
Il lavoro…
Mi chiamo Fabrizio e sono nato a Palermo il giorno 8/11/1963. Cresco, vado a scuola, prendo il dipoloma e vado in cerca di un lavoro. Lo trovo, vendo computer, i primi personal IBM compatibili, quelli che arrivavano dai fornitori e si dovevano assemblare… come???… osserva, sperimenta e impara, questo era il motto! Tengo il lavoro per un anno, poi lo Stato mi chiama, “parto soldato”, e al termine torno a casa e mi cerco un altro lavoro. Lo trovo… stavolta faccio il programmatore, gestisco il CED di un grande negozio della mia città. Nel frattempo mi chiama la allora SIP per un colloquio, lo supero e vengo assunto. Ancora oggi lavoro in Telecom Italia e spero di rimanerci ancora per un bel pò.
Lo sport….
Nel frattempo vado in palestra, comincio col Judo, poi il Karate, poi il Semi/Full Contact che pratico per una decina d’anni. Raggiungo un buon livello ma mi manca la cattiveria necessaria per fare il salto di qualità. Così, ormai cresciuto e stufo di dare e soprattutto prendere cazzotti, smetto di andare in palestra.
Il Mare….
L’amore per il Mare nasce, cresce e si sviluppa ogni giorno che passa. Ho la fortuna di vivere in una città di Mare, ne senti l’odore, sai dov’è anche se non lo vedi e soprattutto sai che c’è. Prima imparo a nuotare, poi scopro che esiste anche un “sotto” e comincio ad esplorarlo. Prima per curiosità, una maschera, un paio di pinne, un boccaglio e via… Poi crescendo prendo in mano un fucile e pratico pesca subacquea in apnea, in estate e in inverno, per diversi anni. In estate ho la fortuna di andare in un luogo incantato… Maurizio Beach, dove trascorro quasi tutte le mie ferie, e dove pesco con notevole successo. Cernie, saraghi, corvine, dentici, ricciole, polpi, queste le prede che finiscono sempre sulla griglia per allietare i palati dei famelici conviviali. Poi, quando le quote di pesca vanno oltre le mie capacità fisiche (che per me significava 20 metri o poco oltre), appendo il fucile al chiodo e partecipo ad un corso di immersione subacquea con le bombole. Mi brevetto e comincio ad immergermi scoprendo un mondo nuovo che prima, sempre alla ricerca di un pesce da sparare, non avevo avuto il tempo di osservare. Con le bombole li giù hai tanto tempo…. Mi immergo prima con i miei colleghi di corso, poi conosco Sergio, che ha più esperienza di me, e dopo le prime immersioni si crea un feeling che ci fa diventare buoni amici e a fare coppia fissa (in acqua!!!).
Le barche…
Gommone o motoscafo, questo l’inizio, ottimi mezzi per andare a pesca o per fare immersione. Comprai un gommone BAT 4.60 GRIFO che ho tenuto per circa due anni e in Grecia avevo a disposizione un motoscafo BEST 4.81 col quale raggiungevo i luoghi di pesca. Poi, un giorno di agosto, fui ospite di Antonio sulla sua barca a vela. Issammo le vele e bordeggiammo in silenzio tra le isolette della Calcidica. Ad un tratto mi disse… “Prendi il timone e passa tra quelle due isolette. Attento a non perdere acqua!” E fu subito amore… Finite le ferie torno a casa e cerco di avvicinarmi al mondo della vela che avevo sempre visto come hobby da ricchi. In realtà si può fare vela in tanti modi, e non occorre essere ricchi per godere di una veleggiata. Per fortuna Palermo è una città piena di velisti, e così mi consigliano di prendere lezioni da Aldo Tabascio, un burbero vecchietto grande conoscitore di Mare che in barca diventava un ragazzino, il quale mi dice di sì e mi insegna ad andare a vela. Grande maestro i cui insegnamenti non ho mai dimenticato. Studio e faccio poi gli esami per la patente nautica senza limiti e superatili compro una barca a vela del 1966 con la quale faccio le prime esperienze di navigazione, vento e crociere. Nel 2001 ho la fortuna di poter comprare FFone che tengo fino al 2022. Da allora niente più barche….