PAGRO AZZURRO


Ordine: PERCIFORMI
Famiglia: Sparidae
Genere: Pagrus

Pagrus ehrenbergi Valenciennes 1830**

Generalita’

Ha il corpo alto e poco compresso ai lati. II capo ha un profilo molto obliquo. La bocca e’ massiccia. La dentatura e’ costituita da incisivi e canini conici, corti e robusti, e da molari possenti. Il profilo inferiore, all’altezza della pinna anale, e’ molto sporgente; la pinna dorsale, che e’ unica, ha i primi due raggi spinosi molto corti mentre il terzo e’ assai allungato, soprattutto negli individui giovani. Il colore dell’animale e’ rosso vinoso sul dorso, piu’ chiaro sui fianchi e bianco argentato sul ventre. Lungo i fianchi, talvolta, si notano punteggiature azzurrastre. Altre volte, all’impianto della linea laterale c’e’ anche una macchia brunastra. Nel periodo degli amori il maschio presenta sul muso, sulle labbra e sulla gola, una caratteristica colorazione ocracea- dorata. Misura eccezionalmente anche 60 cm.

D=XII-10; A=III-9; C=17; P =16; V=I-5

Costumi

L’animale ha un’indole sia stanziale sia errantica. Vive su fondi sabbiosi o fangosi a modeste profondita’. Si nutre di Polpi, Vermi, Crostacei e Molluschi, Gasteropodi o bivalvi, dotati di conchiglie anche abbastanza dure. Altre volte, invece, insegue con avidita’ e con rapidita’ interi banchi di Clupeidi, Sardine o Acciughe, cibandosene fino a riempire all’eccesso la cavita’ gastrica.

Pesca

Si pesca con reti a strascico o con particolari lenze da fondo innescate con pesce vivo, Sardina o Alaccia.

Commestibilita’

Ha carni ottime.

Distribuzione nei mari d’Italia

E’ una specie piuttosto rara nei nostri mari. E’ stata catturata sporadicamente in alcune localita’ della Sicilia e piu’ frequentemente lungo la costa tirrenica messinese.

Note o curiosita’

La sistematica di questo Sparide e’ incerta in quanto si ritiene che possa essere o la forma adulta del Pagrus auriga (Pagro reale) o la forma adulta della stesso Pagrus ehrenbergi o addirittura che la specie Pagrus caeruleostictus sia la forma adulta del Pagrus ehrenbergi. Il motivo di tali incertezze e’ dovuto al fatto che le tre specie citate hanno, durante la loro vita, delle inversioni sessuali che comportano un cambiamento della livrea, a volte notevole, da far pensare a specie diverse. La questione probabilmente potra’ essere risolta con esami sierologici, cosi’ come e’ avvenuto per la specie Julis giofredi e Coris julis, un tempo ritenute specie diverse mentre oggi sappiamo che trattasi della stesso animale.


Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa

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