Ordine: ANGUILLIFORMI Famiglia: Congridae Genere: Ariosoma Ariosoma balearicum, (Delaroche) 1809**** |
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Generalita’
Come tutti gli Anguilliformi, presenta il corpo molto allungato, snello, a sezione cilindrica. Gli occhi sono grandi e pressoche’ circolari. La bocca e’ incisa fino a poco piu’ indietro del margine anteriore dell’occhio. La mascella superiore e’ lievemente sporgente. Entrambe le mascelle ed il vomere sono muniti di piccoli denti cardiformi disposti a forma triangolare, con la base verso l’interno. Le aperture branchiali sono formate da fessure trasversali piuttoto sviluppate. Le pinne pettorali sono allungate; la pinna dorsale e’ molto estesa ed inizia subito dopo l’impianto delle pettorali; l’anale e’ circa meta’ della dorsale e continua con quest’ultima con alcuni raggi che costituiscono una rudimentale pinna caudale. Sul muso si nota una piccola protuberanza su cui sono presenti due narici tubulari. L’animale e’ privo di scaglie. La linea laterale e’ bene evidente, con numerosi pori sensoriali. Il colore del dorso e’ ocra chiaro, brunastro o verde-giallastro con riflessi madreperlacei. Fianchi e ventre sono argentati. I margini delle pinne dorsale ed anale sono bordati di scuro. L’iride e’ argentata. Tutto il corpo e’ ricoperto di una sostanza mucosa, molto viscida al tatto.
Costumi
Vive su fondi fangosi e sabbiosi, tea i 2 e i 30 metri di profondita’. Ha abitudini notturne. Quando si sente minacciato si insabbia rapidamente infossandosi all’indietro, usando la coda, che e’ appuntita.
Pesca
Si cattura molto facilmente con una fiocina, di notte, in presenza di una fonte luminosa. Si trova molto spesso nel pescato della gangamella o degli sciabichelli. Abbocca saltuariamente nelle lenze da posta innescate con tremolina.
Commestibilita’
Ha carni commestibili ma di nessuna importanza alimentare.
Distribuzione nei mari d’Italia
E’ molto comune nello Stretto di Messina. E’ conosciuto lungo tutte le nostre coste tranne in Adriatico ove e’ piuttosto raro.
Note o curiosita’
Nello Stretto di Messina e’ una preda ricercatissima dai pescatori locali poiche’, innescata in particolari lenze di profondita’ o palangresi, costituisce la migliore esca del Dentice corazziere (Dentex gibosus). Qualche volta viene venduto con la minutaglia come Anguilla o Grongo.
Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa