Ordine: PERCIFORMI Famiglia: Serranidae Genere: Polyprion Polyprion americanum Bloch e Schneider 1801*** |
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Generalita’
Ha il corpo tozzo, poco schiacciato ai fianchi. La bocca e’ enorme. La mandibola e’ molto prominente. E’ armata di denti robusti, conici ma di modeste dimensioni. L’opercolo porta una grossa carena ossea, orizzontale ed appuntita all’estremita’. Il preopercolo e’ seghettato. In corrispondenza della pinna anale e dei raggi molli della pinna dorsale si distingue nettamente una grossa protuberanza che permette di riconoscere questa Cernia a prima vista. La coda ha il margine arrotondato negli esemplari giovani e tronco in quelli adulti. Il colore e’ bruno-violaceo, con macchie scure e chiare per tutto il corpo negli individui giovani; bruno con riflessi vinosi sul dorso e sui fianchi, in quelli adulti. Puo’ raggiungere la lunghezza di 2 metri e toccare i 50 kg di peso.
D = XI-11/12; A = III-8/9; C = 17/19; V = I-5
Costumi
Vive su fondali rocciosi dai 100 ai 1.000 metri di profondita’. L’animale rimane intanato nelle rocce oppure in relitti affondati.
Pesca
Si pesca con palamiti di profondita’ innescati con Molluschi, Crostacei o pesci come Donzelle, di cui sembra particolarmente ghiotta. E’ una preda molto insidiata dai pescatori subacquei.
Commestibilita’
Ha carni ottime, bianche, tenere e quindi particolarmente apprezzate.
Distribuzione nei mari d’Italia
E’ piuttosto comune nel Tirreno e lungo tutte le coste siciliane.
Note o curiosita’
Questa Cernia viene comunemente chiamata “Cernia dei relitti” per l’abitudine di intanarsi all’interno di carcasse di navi affondate. Stranamente, quando l’animale e’ giovane, sale in superficie allo scopo di nascondersi sotto corpi galleggianti, tronchi, tavole o altro materiale alla deriva. Questo pesce, abbastanza conosciuto dagli antichi pescatori, fu studiato dagli ittiologi solo nella seconda meta’ del ‘700 forse a causa delle sue lunghe assenze e delle sporadiche apparizioni. E’ anche abbastanza strano il fatto che il nome specifico sia americanum in quanto in America questa specie e’ considerata rarissima. L’ipotesi piu’ probabile e’ che gli ittiologi, avendolo ritenuto un pesce molto raro e dalle caratteristiche morfologiche un po’ diverse dalle altre Cernie, siano stati indotti a credere che sia venuto da oltremare per cui lo hanno chiamato “Pesce americano”.
Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa