Archivio della categoria Pesci del Mediterraneo
DENTICE OCCHIONE
Inviato da Fabrizio in Pesci del Mediterraneo il 5 marzo 2009
Ordine: PERCIFORMI Famiglia: Sparidae Genere: Dentex Dentex macrophtalmus (Bloch) 1791*** |
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Generalita’
Ha il corpo ovale, alto, poco schiacciato ai lati. La testa e’ breve e l’occhio e’ molto grande. La pinna dorsale e’ unica: i raggi spinosi e quelli molli hanno all’incirca la stessa altezza; la pinna pettorale e’ piuttosto allungata; quella caudale e’ bilobata, poco forcuta, quasi a spatola. Il colore del dorso e’ rosso-roseo, piu’ pallido sui fianchi e ancora piu’ sbiadito sul ventre. L’iride e’ rossastra o giallo arancio. Puo’ toccare i 35 cm di lunghezza.
D=XII-10; A=III-8; C =3+18+3; P =16/17; V=I-5
Costumi
Vive dai 100 ai 500 metri di profondita’ su fondi preferibilmente pietrosi ricchi di vegetazione. Ha abitudini gregarie. Si nutre di Crostacei, Anfipodi, Lamellibranchi e Gasteropodi.
Pesca
Si cattura con reti a strascico di profondita’, con palangresi o lenze da fondo innescate con Molluschi, Crostacei, Vermi ed anche con esche artificiali.
Commestibilita’
Ha carni pregiate, molto richieste nell’Italia meridionale.
Distribuzione nei mari d’Italia
Questa specie era ritenuta piuttosto rara un po’ dovunque. Oggi pero’, con moderne attrezzature ed ecoscandagli, viene pescata in buone quantita’ lungo le nostre coste per cui appare sempre con maggiore frequenza nei mercati. Nello Stretto di Messina e’ una specie piuttosto comune.
Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa
DENTICE MAROCCHINO
Inviato da Fabrizio in Pesci del Mediterraneo il 5 marzo 2009
Ordine: PERCIFORMI Famiglia: Sparidae Genere: Dentex Dentex maroccanus Valenciennes 1830** |
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Generalita’
Ha il corpo ovaliforme. La bocca e’ poco inclinata ed e’ munita su ciascuna mascella di quattro canini frontali. L’occhio e’ moderatamente grande. La linea laterale, molto evidente, e’ composta di 47-51 squame. Il colore, quando l’animale e’ appena pescato, e’ rosso carminio sul dorso e sul muso, piu’ sbiadito sui fianchi e sul ventre. Dopo la morte diventa rosa pallido. Tutte le pinne sono rossastre. L’occhio ha l’iride rossa o giallo aranciato. Alla base delle pettorali c’e’ una macchia di colore rosso mattone non sempre bene evidente. Misura al massimo 25 cm di lunghezza.
D=X/XII-10; A=III-9/10; C =3+18+3; P =16; V=I-5
Costumi
Si sa poco sulla sua biologia. Vive probabilmente su fondi sabbiosi o arenosi tra i 100 e i 400 metri di profondita’. Si nutre di piccoli animali marini o di Cefalopodi.
Pesca
Si pesca accidentalmente con reti a strascico e occasionalmente con lenze di profondita’.
Commestibilita’
Ha carni buone.
Distribuzione nei mari d’Italia
E’ una specie molto rara nei nostri mari. Qualche sporadico esemplare e’ stato pescato nello Stretto di Messina, lungo la costa tirrenica.
Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa
DENTICE CORAZZIERE
Inviato da Fabrizio in Pesci del Mediterraneo il 5 marzo 2009
Ordine: PERCIFORMI Famiglia: Sparidae Genere: Dentex Dentex gibbosus (Rafinesque) 1810*** |
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Generalita’
Ha il corpo ovale nei giovani e piuttosto alto negli adulti. I maschi di grosse dimensioni portano sulla nuca una vistosa protuberanza, simile a una gobba, che denomina la specie. La testa e’ massiccia, l’occhio e’ moderatamente grande e la bocca e’ ampia. Sulle mascelle sono impiantati poderosi denti conici (4-6 caniniformi) e due o tre serie di molariformi a seconda se l’individuo e’ giovane o adulto. La linea laterale ha 49-56 squame. Negli individui giovani i primi due raggi spinosi sono cortissimi e ravvicinati mentre i tre seguenti sono molto allungati. Negli adulti, invece, si accorciano notevolmente. Il colore del dorso e’ bruno-rossiccio, con macchioline brunastre sparse qua e la’. I fianchi sono argentati, il ventre e’ biancastro. La testa ha iridescenze metalliche. Raggiunge la lunghezza di un metro, e fosse piu’, e puo’ pesare fino a 22 kg.
D=XII-10; A=III-8; C=17; P =14; V=I-5
Costumi
Vive tra i 50 e i 200 metri, su fondali sabbiosi e fangosi. Si nutre di Molluschi, Crostacei e pesci. E’ una specie predatrice.
Pesca
Si pesca con reti a strascico di profondita’ o con palangresi innescati con Molluschi o Crostacei. A Messina si pesca professionalmente con una particolare lenza da traina, con terminale di circa 5-6 metri, usando. come esca l’Alaccia, il Grongo delle Baleari (Congromuraena balearica) di cui il Dentice corazziere e’ particolarmente avido e meglio ancora la Seppia viva.
Commestibilita’
Ha carni pregiate.
Distribuzione nei mari d’Italia
E’ stato segnalato sporadicamente in Liguria, a Napoli e in Calabria. In Sicilia e soprattutto a Messina, in localita’ Torre Faro e Mortelle, ove si cattura nei mesi estivi e autunnali, e’ invece molto frequente.
Note o curiosita’
Si ritiene che questo animale sia la forma adulta di una nuova specie di Dentice, scoperta alle Canarie, denominata Dentex filosus, avente la pinna dorsale con le stesse caratteristiche del Dentice corazziere giovane. Questa ipotesi, pero’, non sembra essere condivisa da tutti gli ittiologi. Stranamente le voci dialettali riportano il nome di Pauru (Pagro) e non Dentice.
Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa
DENTICE
Inviato da Fabrizio in Pesci del Mediterraneo il 5 marzo 2009
Ordine: PERCIFORMI Famiglia: Sparidae Genere: Dentex Dentex dentex (Linneo) 1758**** |
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Generalita’
Ha il corpo ovale, oblungo, schiacciato ai lati. Gli esemplari adulti presentano una protuberanza frontale che modifica il profilo del muso, fino a renderlo molto obliquo. La bocca, piuttosto ampia, e’ armata di grossi denti caniniformi posti su entrambe le mascelle. La pinna dorsale e’ unica; l’anale e’ corta. La coda e’ a lobi separati, molto robusta. La linea laterale, molto evidente, e’ parallela alla curva dorsale dell’ animale. Il colore fondamentalmente tende al bianco-argenteo ma presenta notevoli variazioni cromatiche a seconda dell’ambiente e dell’eta’. Negli esemplari piccoli il dorso e’ azzurrastro mentre i fianchi sono argentati. Sono anche evidenti, soprattutto quando l’animale e’ vivo, numerose punteggiature azzurrastre o violacee. Le pettorali sono rossastre. L’opercolo e’ pure azzurrastro con striature blu scuro. Gli esemplari adulti, invece, hanno talvolta il colore rosso-carota con riflessi argentati. Talvolta sono anche presenti linee longitudinali, di colore grigio pallido o grigio-giallastro. Puo’ superare il metro di lunghezza e raggiungere i 12 kg di peso.
D = XI-11/12; A = III-7/9; C = 18; P = 14/15; V = I-5
Costumi
Vive a profondita’ variabili dai 15 ai 200 metri su fondali sabbiosi, pietrosi o rocciosi ricchi di vegetazione. Vive in coppia o isolato. E’ un predatore fulmineo e instancabile. E’ avido di Latterini che insegue e divora con avidita’. Si nutre anche di Alici, Sardine e Molluschi.
Pesca
Si pesca occasionalmente con reti a strascico o con tramagli. Abbocca, invece, molto spesso nelle lenze da traina innescate con pesci vivi, Aguglie, Sardine, Latterini oppure con esche artificiali. Allama anche nei palamiti di profondita’ innescati con Molluschi o Crostacei.
Commestibilita’
Ha carni pregiate e quindi particolarmente costose. Possono venire conservate anche in scatola.
Distribuzione nei mari d’Italia
E’ una specie molto diffusa in tutte le nostre coste, anche se tende a diradare a causa di una pesca indiscriminata.
Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa
CERNIA ROSSA
Inviato da Fabrizio in Pesci del Mediterraneo il 5 marzo 2009
Ordine: PERCIFORMI Famiglia: Serranidae Genere: Mycteroperca Mycteroperca rubra (Bloch) 1793** |
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Generalita’
Ha il corpo fusiforme, snello, compresso ai lati. La bocca e’ grande. La mascella e’ provvista di tre serie di denti mentre la mandibola ne possiede due. L’opercolo e’ munito di tre spine; il preopercolo e’ finemente seghettato inferiormente. La pinna caudale e’ concava con i bordi appuntiti. Gli occhi sono moderatamente grandi. Il colore dell’animale e’ bruno-rossiccio, piu’ chiaro sui fianchi e sul ventre. Il corpo e’ cosparso di macchie piu’ scure della tinta di fondo, molto evidenti, mentre sulla testa, dall’occhio verso il bordo dell’opercolo, si irradia un fascio di linee ondulate piuttosto marcate che si fondono con quelle del corpo. Negli esemplari giovani e’ presente sul peduncolo caudale una macchia nera, ben evidente. La pinna anale, rispetto alle altre Cernie, e’ piu’ estesa ed e’ provvista di tre raggi spinosi e 11 molli. Misura al massimo 80 cm di lunghezza.
D=XI-15/17; A=III-11/12; C=2-17/18-2; P=16/17; V = I-5
Costumi
Vive su fondi arenosi, sabbiosi e rocciosi ricchi di vegetazione a modeste profondita’; di solito non si spinge oltre i 50 metri. Si nutre di pesci, Molluschi e Crostacei.
Pesca
Si pesca con tramagli, reti a strascico o con palangresi di profondita’.
Commestibilita’
Ha carni buone.
Distribuzione nei mari d’Italia
E’ una specie poco diffusa. E’ stata segnalata nello Stretto di Messina e lungo le coste siciliane.
Note o curiosita’
Questa Cernia, anche se morfologicamente e’ molto simile alle specie congeneri, ha una particolare caratteristica che la differenzia dagli altri Serranidi per cui, gia’ dal 1862, gli ittiologi l’hanno ascritta al genere Myctoperca. Ha la pinna anale piuttosto ampia ed e’ munita di 3 raggi spinosi e 11 molli. Poiche’ nei Serranidi, a parte la Spigola e la Spigola macchiata, tutte le caratteristiche morfologiche sono molto omogenee, e’ bastato un solo carattere anatomico differente per la creazione di un genere diverso; per tale motivo questa Cernia e’ difficile da riconoscere a prima vista; cio’ spiega anche il motivo per cui nella letteratura ittiologica appare col nome di Serranus acutirostris, Cerna macrogenis o Epinephelus alexandrinus.
Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa